sabato 4 marzo 2023

La Tanziale di Greimas, storytelling crime


Lo storytelling è uno strumento potente per creare connessioni emotive tra il pubblico e la tua storia.

Se stai cercando di creare un'esperienza coinvolgente, una storia di crimine può essere la scelta perfetta.

Ma come puoi rendere la tua storia di crime davvero avvincente?
Una delle tecniche più efficaci è l'uso della Tanziale di Greimas. Questo modello narrativo è stato sviluppato dal semiotico francese Algirdas Julien Greimas e si concentra sull'analisi dei significati impliciti nelle narrazioni.

La Tanziale di Greimas prevede una struttura a cinque fasi che descrive il processo di trasformazione di un personaggio. In una storia di crimine, puoi utilizzare questa struttura per delineare le tappe che un personaggio deve attraversare per risolvere il mistero.

Ecco come puoi utilizzare la Tanziale di Greimas per creare una storia di crimine coinvolgente:

Lo stato iniziale: presenta la situazione di partenza del personaggio principale. Questo dovrebbe includere dettagli sulla sua vita, sul suo lavoro e sul suo ambiente. Ad esempio, potresti presentare un detective in pensione che vive in una casa isolata.

La mancanza: identifica il problema o il mistero che deve essere risolto. In una storia di crimine, questo potrebbe essere un omicidio o un furto. Assicurati di creare abbastanza suspense per mantenere il pubblico interessato.

La ricerca: il personaggio principale inizia a cercare indizi o prove per risolvere il mistero. Questo è il momento in cui puoi introdurre altri personaggi che potrebbero avere informazioni importanti. Ad esempio, il detective potrebbe incontrare un testimone chiave.

La scoperta: il personaggio principale scopre una prova cruciale o una rivelazione che lo avvicina alla soluzione del mistero. Questo potrebbe essere un'arma del delitto o una testimonianza importante.

Il nuovo stato: il personaggio principale risolve il mistero e il mondo intorno a lui cambia. Ad esempio, il detective potrebbe arrestare l'assassino e tornare alla sua vita normale.

Ricorda che la chiave per una buona storia di crimine è creare una narrazione avvincente che catturi l'attenzione del pubblico e lo coinvolga emotivamente.

Utilizzando la Tanziale di Greimas, puoi creare una struttura narrativa solida che ti aiuti a mantenere il pubblico interessato dall'inizio alla fine.

Quindi, se stai cercando di creare una storia di crimine coinvolgente, prendi in considerazione l'uso della Tanziale di Greimas. Utilizzando questo modello narrativo, puoi creare una storia avvincente che rimarrà impressa nella mente dei tuoi lettori.

 

venerdì 3 marzo 2023

La Scientifica, kit essenziale 🔬

NEL LABORATORIO


Medicina Legale

La medicina legale ad indirizzo forense è quella scienza che utilizza le conoscenze della medicina ponendole a disposizione per l’accertamento di singoli casi di interesse giudiziario. 

Tra le principali attività della medicina forense ricordiamo: - il medico legale, che svolge tra le altre, una funzione molto importante quale l’autopsia, utile per risalire agli orari e alle cause del decesso. - il tossicologo forense, che studia i sintomi e le cause di avvelenamento causate da droghe, farmaci, veleni ecc. - l’antropologo forense, che studia i resti scheletrici ed assieme all’odontologia forense (che si focalizza sulla mascella) tentano di risalire al sesso dei resti, eventuali abusi o maltrattamenti subiti ed una approssimativa stima dell’età. - l’entomologo forense, che studia i cicli vitali dei diversi insetti sviluppati dalla decomposizione del corpo umano, utili per risalire alla data del decesso. 

Balistica Forense

La Balistica forense è una scienza che si occupa dello studio delle armi da fuoco impiegate in un delitto. Tale scienze è utile per risalire alle circostanze e alle dinamiche del delitto, ma anche per ricostruire le distanze in cui è avvenuto lo sparo, la tipologia esatta di arma impiegata. 

La Balistica forense è una scienza che si occupa dello studio delle armi da fuoco impiegate in un delitto, le munizioni e gli esplosivi. Esistono due tipologie di armi da fuoco: armi da guerra e armi da sparo. Le armi sono formate da tre parti principali: bossolo (punto di carica), borra, proiettile (di forma sferoidale, cilindrica o conica). La velocità di un proiettile è pari alla sua energia e grado di lesività, data dall’energia del proiettile che causa escoriazioni e ferite. 

La capacità dei proiettili di oltrepassare una ferita sulla cute è dovuta all’elasticità della pelle, dal foro d’entrata e dal foro d’uscita del proiettile: si tratta di ferite molto penetranti generate dal proiettile che passa per i tessuti cutanei. 

Tale scienza è utile per risalire alle circostanze e alle dinamiche del delitto, ma anche per ricostruire le distanze in cui è avvenuto lo sparo (moto di un proiettile), la tipologia esatta di arma impiegata. Lo sparo libera i gas e polveri che si espandono nell’aria: si tratta di miscele esplosive formate da sali di Piombo e Bario e residui di Antimonio. 

I colpi dello sparo possono avvenire: da lontano: il proiettile perfora il tessuto cutaneo dando origine ad escoriazioni; da vicino e “a contatto”: sono colpi che esplodono da una distanza di 50 cm andando a contatto diretto con la cute. 

Ricostruendo le dinamiche dello sparo e delle traiettorie, è possibile descrivere le lesioni provocate a livello cutaneo, scheletrico, indicando i fori d’entrata e d’uscita dei proiettili. 

Bloodstain pattern analysis

La bloodstain Pattern Analysis (BPA) o semplicemente analisi delle macchie ematiche, è la scienza che si occupa dello studio delle macchie di sangue presenti sul luogo del delitto, attraverso l’analisi della disposizione delle chiazze e la morfologia degli schizzi. 

Grazie a questa affascinante scienza è possibile risalire alle dinamiche dell’aggressione, ad eventuali spostamenti del corpo post mortem e molto altro ancora. 

L’analisi delle tracce ematiche è un metodo di scienza forense atto ad analizzare la morfologia degli schizzi, di chiazze o macchie di sangue sulla scena del crimine. L’utilizzo del sangue, come prova del reato, comunque, non è nuova in criminologia, sebbene attualmente vi siano metodi più avanzati. 

L’analisi si ottiene grazie alla conoscenza scientifica di concerto con altre discipline quali la biologia, la chimica, la matematica e la fisica. Seguendo un piano prestabilito di analisi è possibile ottenere ottimi risultati in merito all'investigazione scientifica. 

Ormai è opinione consolidata che l’analisi delle tracce di sangue attraverso una serie di indicatori può aiutare gli investigatori a rendere più nitido il quadro d’indagine. Tale scienza aiuta gli Operatori nel comprendere le seguenti determinazioni: - movimento di cose o persone mentre il delitto si stava compiendo; - posizione di cose o persone durante il sanguinamento; - movimento di cose o persone dopo il delitto; - modalità o l'arma utilizzata per il delitto; - direzione degli schizzi; - area originale dell’impatto “sul” o “con” il corpo; - il numero di colpi effettuati per realizzare il delitto. 

L’analisi delle tracce di sangue richiede una certa attenzione ed una notevole preparazione, accompagnata dagli altri metodi di investigazione, che non sono sempre scontati presso gli impiegati della polizia scientifica.

Grafologia Forense

La grafologia forense è una scienza che indaga le caratteristiche psicologiche di un soggetto analizzandone la grafia. 

Ai fini investigativi è molto utile per analizzare eventuali lettere, diari, documenti o scritti vari rinvenuti sulla scena del crimine. Detta materia è fondamentale in alcuni casi anche in sede probatoria nel dibattimento penale. 
La validità e l’attendibilità di questa tecnica non sono mai state validate scientificamente e la sua attendibilità risulta assai discussa. La metodologia d’indagine parte dal presupposto che la scrittura, superate le fasi dell’apprendimento, diventa un processo automatico, risultato delle risposte motorie ai neuroni. Il gesto grafico, quindi, viene interpretato come “gesto espressivo”. Tali risposte comportamentali non possono essere che uniche, come esclusive sono le esperienze emozionali degli individui. 

Da queste premesse deriverebbe la possibilità di interpretazione della scrittura per la descrizione della personalità umana, un’indagine che nella visione della scuola grafologica morettiana comprende anche l’aspetto somatico, sia dal punto di vista morfologico sia da quello espressivo. 

L’utilizzo della “grafologia somatica”, tuttavia, è piuttosto marginale nelle ricerche e nella pratica attuale. Il grafologo deve essere a conoscenza dello stato d’animo e le aspettative del soggetto nel momento in cui scrive; cerca di interpretare lo stato d'animo dello scrivente in base al tipo di movimento che sta alla base dell'atto grafico. Studia il tratto: la leggerezza o la pesantezza, la direzione curva o diritta, la nettezza dei bordi e così via. 

Il grafologo deve capire lo stato di spontaneità o meno dello scrivente; spesso infatti l’autore tende a mascherarsi imitando un modello o cercando di fornire una certa immagine di sé. Il primo principio è l’analogia fra il carattere e la scrittura; in fondo quando andiamo a comperare un vestito ne scegliamo uno adatto, e perciò in qualche modo simile a noi, quindi a maggior ragione la scrittura, manifestazione intima dell’uomo, non può che essere in relazione con le emozioni e le porta a galla inevitabilmente. Un altro principio fondamentale è il simbolismo, dato che i soggetti appartenenti ad una certa cultura condividono alcuni simboli fondamentali e la scrittura stessa proietta simboli collettivi o individuali. 

Il colore del foglio, del tratto possono essere un simbolo di uno stato d’animo ben preciso. La grafologia differisce dalla perizia calligrafica in quanto la grafologia si occupa della personalità del soggetto, mentre la perizia calligrafica è una comparazione scientifica di segni grafici allo scopo di stabilirne giudizialmente la autenticità e la riconducibilità all’autore. 

Le perizie calligrafiche si conducono utilizzando strumenti di precisione come il microscopio stereoscopico digitale, per poter studiare la pressione della scrittura. La pressione della scrittura è un indice per individuarne l’autore in quanto una persona scrivendo in velocità non riuscirà mai a emulare la pressione grafica di un’altra. Stando a numerose pubblicazioni, la grafologia non sarebbe in grado di determinare in maniera affidabile le caratteristiche personologiche del soggetto. 

A più riprese i tentativi di validazione della tecnica grafologica hanno dato risultati scarsi o nulli, motivo per il quale a tutt'oggi la grafologia non viene annoverata tra le tecniche psicodiagnostiche e ne viene sconsigliato l'utilizzo nell'ambito della selezione del personale. 

Psicologia Forense

La psicologia forense è quella scienze della psicologia che studia il comportamento psicologico di un criminale. E’ una scienza assai vasta che possiede molteplici campi di intervento sia per quanto riguarda la fase giuridica, mediante le perizie psicologiche, sia per quanto riguarda la fase investigativa (come l’attività di criminal profiling). 

La psicologia forense gode del largo contributo di altre discipline, quali il diritto penale e la criminologia e svolge un ruolo primario nella comprensione di rilevanti casi giudiziari, di concerto con altre figure professionali coinvolte nel caso di specie. 

Un importante aspetto di questa disciplina, come vedremo meglio fra poco, è lo studio della cosiddetta “psicologia della testimonianza”. Funzione centrale del consulente è quella di somministrate informazioni tecnico- psicologiche agli inquirenti attraverso l'utilizzo di un lessico tecnico e ripetibile. 

Lessico tale da risultare comprensibile anche a chi non è psicologo: poniamo il caso del P.M. o del Giudice designato. Per svolgere in modo proficuo il proprio ruolo tecnico lo psicologo forense deve conoscere l’etica, le regole e la prassi giuridica. Deve partecipare al contraddittorio, anche tra le parti, e nel suo ruolo saper discernere ciò che è tecnico ed essenziale nel fascicolo e quello che, invece, è irrilevante. 

Una mancanza anche minima delle proprie competenze può inficiare, senza possibilità di appello, la sua credibilità ed utilità al processo. Nei diversi ordinamenti giudiziari, le domande poste dal magistrato allo psicologo forense non riguardano solo valutazioni psicologiche per determinare la capacità di intendere e di volere dell’imputato. 

Lo psicologo forense tratta anche e soprattutto questioni di più ampia rilevanza processuale come i pareri sul trattamento od ogni altra informazione richiesta dal giudice. Tali incombenti spaziano dalle consulenze tecniche sui fattori concomitanti il reato, sul rischio di recidiva, sull'attendibilità delle testimonianze, sulle misure alternative alla detenzione di sicurezza, ecc. 

Le sue competenze sono anche richieste nella formazione e nell’accreditamento del personale di polizia penitenziaria, di altri organi delle forze dell'ordine ed in particolare, negli ultimi anni anche dei soccorritori sulla scena del crimine. 
 
Tossicologia forense 

Il tossicologo forense, che studia i sintomi e le cause di avvelenamento causate da droghe, farmaci, veleni ecc. La tossicologia è la disciplina che studia i veleni: tutte le sostanze tossiche possono causare effetti negativi in un organismo. 

La tossicologia forense include competenze di tossicologia generale e chimica finalizzate allo studio di casi di intossicazioni, avvelenamento acuto o cronico, alcolismo e tossicodipendenza. La figura del tossicologo forense è rilevante per eseguire le indagini sul cadavere, ad esempio nei casi di morte per avvelenamento, in cui si esegue il prelievo della sostanza tossica raccolta in campioni poi esaminati in laboratorio ricorrendo agli opportuni metodi analitici. Occorre tenere conto del fatto che, molte sostanze, si concentrano non solo nel sangue ma anche nelle urine, nei visceri e nei capelli 

Antropologia forense

L’antropologo forense, che studia i resti scheletrici ed assieme all’odontologia forense (che si focalizza sulla mascella) tenta di risalire al sesso dei resti, eventuali abusi o maltrattamenti subiti ed una approssimativa stima dell’età.

Nelle scienze forensi, le tecniche di odontologia forense, consentono di studiare l’apparato dentario per ricavare le prove ai fini di giustizia. Queste metodiche si eseguono sul cadavere o sui resti per identificare l’epoca della morte, il sesso e l’età. Anche lo stato di intossicazione da sostanze chimiche e l’uso prolungato di farmaci possono alterare lo stato dentale.

Entomologia forense 

L’entomologo forense, che studia i cicli vitali dei diversi insetti sviluppati dalla decomposizione del corpo umano, utili per risalire alla data del decesso. 

Quando inizia la putrefazione cadaverica, il cadavere si ricopre di una grande quantità di funghi, insetti e batteri che si nutrono dei tessuti. Tra questi insetti sono presenti anche le mosche: esse depongono le loro uova subito dopo il decesso e dopo il rigonfiamento cadaverico subentra un odore caratteristico.

giovedì 2 marzo 2023

Sherlock Holmes: il primo criminologo della storia?


Sherlock Holmes, personaggio nato dalla superba penna dello scrittore scozzese Sir Arthur Ignatius Conan Doyle, fu il primo detective nella storia della narrativa. Nel primo racconto “Uno studio in rosso” Sir. 

Conan Doyle mette in pratica le sue doti da criminalista. La criminalistica si avvale di tecniche scientifiche mirate alle indagini. Da premettere che Doyle era un medico e, forse, a questo si deve per le doti dimostrate dal suo personaggio nel risolvere così brillantemente ogni indagine. 

Sherlock Holmes oltre che essere molto deduttivo, possiede conoscenze di botanica, anatomia, geologia, chimica, scherma, pugilato, cronaca nera e diritto. Com’è descritto in “Uno studio in rosso” lo storico incontro tra Watson e Holmes avviene nel 1881, in un laboratorio di chimica di un ospedale: “uno stanzone sottotetto ove si allineavano una miriade di flaconi”. 

In quell’occasione, come racconta la giovane e brillante criminologa Beatrice Pecora nei suoi scritti, Holmes incontra per la prima volta il Dr. John Watson, che poi diverrà il proprio aiutante. 

Il detective mostra al suo assistente una sua nuova scoperta legata al riconoscimento del sangue compiendo così il suo primo gesto professionale da vero criminalista (!). - “Prendiamo del sangue fresco” disse, infilandosi un lungo spillone nel dito e aspirando qualche goccia di sangue con una pipetta. “Ora, aggiungo questo poco sangue a un litro d’acqua. 

Come vede, il liquido che ne risulta conserva l’aspetto di acqua pura. La percentuale del sangue non è certo maggiore di uno a un milione. Eppure, sono sicurissimo che otterremo la reazione caratteristica”. 

Mentre parlava, gettava nel recipiente alcuni cristalli bianchi, aggiungendo poi qualche goccia di un liquido trasparente. In un attimo il contenuto del recipiente assunse un color mogano opaco e un sedimento brunastro precipitò sul fondo.

Gli scienziati si sono chiesti se questo test fosse solo una finzione letteraria di Conan Doyle o fosse scientificamente fondato. Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro. Prima del 1875 vi era un esame microscopico dei globuli rossi che distingueva tra mammiferi e non, dal test dell’ematina e dal test dell’ammoniaca. Inoltre, Holmes cita altresì il test del guaiaco o meglio chiamato del sangue occulto. 

Esso consiste in una soluzione idroalcolica di resina vegetale, alla quale viene aggiunta una piccola quantità del presunto sangue e dell’acqua ossigenata. Se il materiale è sangue, compare una colorazione blu. La maggior parte dei test per il sangue si basano sullo stesso principio: la perossidasi, una grande famiglia di enzimi del sangue che agiscono come catalizzatore grazie all’ossidazione di un composto chimico, come l’acido acetico o il propionico, che produce un colore caratteristico. 

I cristalli chiari potrebbero essere degli ossidanti come perossido o perborato di sodio. In nessun altro racconto Sherlock parla di esami chimici: più che altro si attiene a dare soluzioni sui casi giudiziari grazie al suo intuito e alla buona osservazione della scena del crimine. 

Mr. Holmes diverrà così un investigatore più che un criminalista esperto in chimica. Le figure specializzate conducono le indagini tenendo presente il Principio di Locard sull’interscambio: “ovunque si va si lascia una traccia e si porta con sé un’altra traccia”. 

Post Scriptum: nei romanzi che raccontano le gesta di Sherlock Holmes della frase “Elementare, Watson!”, in realtà non c’è traccia. Solo in una pagina della raccolta: “Le memorie di Sherlock Holmes” e, più precisamente nel racconto: “L’uomo deforme”, Holmes, rispondendo a una domanda di Watson, pronuncia il termine: “Elementare!”. Espressione che utilizza appena due volte nel racconto “Uno studio in rosso”.

mercoledì 1 marzo 2023

Chris Voss, Never split the difference

 


💬 "Never Split the Difference" di Chris Voss è un libro essenziale per chiunque voglia imparare le tecniche di negoziazione utilizzate dagli agenti dell'FBI. Impara a negoziare come un professionista e ad aumentare le tue possibilità di successo con questo libro! 💼💰

Per molti anni, la negoziazione è stata vista come un gioco a somma zero in cui l'obiettivo era di ottenere il massimo a spese dell'avversario.

Ma c'è un modo migliore per negoziare: collaborare.

Chris Voss, esperto negoziatore FBI e autore del bestseller "Never Split the Difference", ci ricorda che l'altra parte non è il nostro nemico, ma un partner di negoziazione con cui lavorare per ottenere un risultato reciprocamente vantaggioso.

Per raggiungere questo obiettivo, è importante dimostrare all'interlocutore di essere onesti e di non volerlo ingannare o sfruttare. Inoltre, bisogna essere veramente interessati a capire ciò che spinge l'altro da noi e costruire un'influenza basata sulla fiducia attraverso l'empatia tattica.

Questo significa influenzare deliberatamente i sentimenti altrui per costruire un rapporto solido e raggiungere un accordo.

Contrariamente a quanto si pensava in passato, le emozioni non dovrebbero essere escluse dal processo di negoziazione. Infatti, le persone sono più intelligenti quando sono in uno stato d'animo positivo, perciò è importante lavorare per disattivare i sentimenti negativi e amplificare quelli positivi.

Quindi, per una negoziazione efficace, abbandoniamo l'idea che il prossimo sia "pazzo" o "testardo" e adottiamo un approccio collaborativo, curioso ed empatico per raggiungere un risultato vantaggioso per entrambe le parti.

Sappi che l'altro lato della negoziazione ha una logica, motivazioni e forti sentimenti per volere ciò che vuole, anche se i suoi obiettivi possono essere diametralmente opposti ai tuoi. In breve, usa la curiosità, la deferenza, l'empatia, l'influenza, la positività e il rapporto per creare il miglior accordo possibile.

Un altro elemento cruciale nella negoziazione è l'esistenza di cigni neri, ossia quelle informazioni apparentemente innocue che, una volta rivelate, possono cambiare l'intero processo di negoziazione. Immagina questo: sei un fornitore e sei seduto di fronte ai dirigenti di un'azienda che non ti ha pagato per i tuoi beni e servizi in modo completo e tempestivo. Mentre spingi per un calendario di pagamento solido, la tua conoscenza del fatto che l'azienda ha registrato profitti record il trimestre scorso - ovvero il tuo cigno nero - potrebbe aumentare notevolmente la tua posizione.

È molto più difficile difendere i pagamenti tardivi quando tutti al tavolo sono consapevoli che gli affari vanno a gonfie vele.

Per molto tempo, la negoziazione è stata vista come un gioco a somma zero. L'obiettivo era ottenere il massimo possibile dall'interazione, ma sempre a spese del tuo avversario. Il tuo controparte era il tuo nemico e la negoziazione era una battaglia. Molte persone che si considerano negoziatori esperti mantengono ancora una posizione avversaria nei confronti dei loro interlocutori dall'altra parte del tavolo, ma come ti dice Chris, c'è un modo migliore. L'idea è di capire che la situazione è l'avversario e che la persona dall'altra parte del tavolo è in realtà il tuo partner di negoziazione - un partner con cui collaborare per raggiungere un risultato reciprocamente vantaggioso. In breve, la negoziazione efficace è collaborativa. Nello spirito della collaborazione, Chris Voss afferma che i tuoi obiettivi generali in una negoziazione dovrebbero includere:

Fare tutto il possibile per dimostrare all'altra parte che stai negoziando in buona fede. L'idea è di dimostrare di non essere qui per ingannare o sfruttare l'altra parte - a volte mostrare deferenza può essere la chiave.

Diventare realmente interessati a ciò che spinge l'altra parte. Capire i loro obiettivi, le loro motivazioni, i loro desideri e le loro paure ti aiuterà a gestire la negoziazione in modo efficace. Una connessione autentica con il tuo partner di negoziazione aiuterà a ottenere un risultato ottimale per entrambe le parti.

Costruire un'influenza basata sulla fiducia attraverso l'uso dell'empatia tattica, ovvero influenzare deliberatamente i sentimenti dell'altra parte. Appellandoti alle emozioni del tuo interlocutore, puoi costruire rapporto, comprensione reciproca, influenza e, in definitiva, accordi.

I negoziatori pensavano che eliminare le emozioni dal processo creasse il risultato più logico (cioè il migliore). Ma ciò che ora comprendiamo attraverso la ricerca neurologica è che non c'è modo di escludere le emozioni delle persone dal processo. (Ne è auspicabile farlo.) In realtà, sopprimere le emozioni, in particolare quelle negative, danneggierà il processo. Ecco alcuni consigli per tenere conto delle emozioni durante la negoziazione:

Lavora per disattivare i sentimenti negativi: paura, sospetto, rabbia, aggressività e diffidenza. Dal punto di vista neurologico, ciò significa cercare di disinnescare l'attività dell'amigdala, la parte del cervello che ospita quei sentimenti.

Cerca di amplificare le emozioni positive. Le persone sono effettivamente più intelligenti quando sono in uno stato d'animo positivo. Costruire fiducia, comfort e rapporto ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi.

martedì 28 febbraio 2023

Il Criminal Profiling nel Cybercrime

Sì, il profiling criminale può essere utilizzato per identificare gli autori di reati informatici: è tutto vero!

"Educare la mente di un criminale è un'impresa difficile; educare la mente di un investigatore a pensare come un criminale è un'impresa ancora più grande." - John Douglas, padre fondatore del criminal profiling.


Ma come funziona in pratica?💻🔎 

Gli investigatori 🕵️‍♂️possono utilizzare l'analisi forense dei dispositivi coinvolti nell'attacco per creare un profilo del criminale. 

Ad esempio, possono analizzare i messaggi di posta elettronica, i log degli accessi e altre tracce digitali per raccogliere informazioni sul modus operandi del criminale.

Ecco alcuni esempi di informazioni che possono essere utilizzate per creare un profilo criminale:

Motivazione:
gli investigatori possono cercare di capire quali sono i motivi che hanno spinto il criminale a commettere il reato. Ad esempio, può essere stato motivato da guadagni finanziari, da vendetta o da una motivazione ideologica.

Abilità tecniche: 

gli investigatori possono analizzare la complessità dell'attacco per determinare il livello di abilità tecnica del criminale. Ad esempio, se l'attacco è stato eseguito attraverso l'utilizzo di una botnet o di un malware sofisticato, è probabile che il criminale sia esperto di informatica.

Tendenze comportamentali: 

gli investigatori possono analizzare il comportamento del criminale prima, durante e dopo l'attacco. Ad esempio, se il criminale ha effettuato diversi attacchi su diversi obiettivi, può essere indicativo di un comportamento impulsivo o di una dipendenza dallo stesso tipo di reato.

Geolocalizzazione: 

attraverso l'analisi dei log degli accessi, gli investigatori possono determinare la posizione geografica da cui l'attacco è stato eseguito. Questa informazione può essere utilizzata per limitare la ricerca dei possibili sospettati.

In definitiva, il profiling criminale può essere utile per identificare gli autori di reati informatici, ma va utilizzato con cautela e competenza.

È importante che gli investigatori siano consapevoli dei limiti e dei rischi di tale tecnica e che la utilizzino solo in combinazione con altre fonti di informazione per ottenere una visione più completa del caso.

🧑‍🎓

CONTENUTO BONUS

🧑‍💼
 5 skills di un bravo profiler

Capacità di analisi: un bravo profiler deve essere in grado di analizzare le informazioni raccolte, riconoscere schemi e trend, e trarre conclusioni solide basate sui dati.

Empatia: per poter comprendere il comportamento di un individuo, il profiler deve essere in grado di mettersi nei panni di quella persona e comprendere le sue emozioni, pensieri e motivazioni.

Capacità di comunicazione: un bravo profiler deve saper comunicare in modo chiaro e persuasivo, sia oralmente che per iscritto, al fine di condividere le proprie conclusioni con gli altri membri del team.

Conoscenza delle tecniche investigative: il profiler deve avere una conoscenza approfondita delle tecniche investigative, come ad esempio l'interrogatorio, la ricerca di indizi e l'analisi forense.

Attitudine al lavoro di squadra: il lavoro di profiling è spesso parte di un team investigativo più ampio, per cui un bravo profiler deve avere la capacità di collaborare efficacemente con gli altri membri del team, come ad esempio gli agenti di polizia, gli avvocati e i criminologi.


💻🔥phishing 🐟 frodi online 💸  reati informatici 🚫 SENSIBILIZZIAMO SENZA SOSTA!

La tua prima newsletter crime

 CI HAI MAI PENSATO?

Una newsletter può aiutare un criminologo a diffondere la conoscenza, stabilire una presenza online e creare un pubblico di riferimento 📩💻 👥🔍.

Ci sono diverse ragioni per cui un criminologo potrebbe voler aprire la propria newsletter, tra cui:

Diffondere la conoscenza: 

Un criminologo potrebbe desiderare di diffondere la propria conoscenza e competenza nel campo della criminologia attraverso la pubblicazione di una newsletter. Questa può essere un'opportunità per condividere informazioni e risorse utili su temi come la prevenzione del crimine, l'analisi delle statistiche del crimine, la psicologia criminale, la giustizia penale, e così via.

Stabilire una presenza online: 

Una newsletter può aiutare un criminologo a stabilire una presenza online, a creare una comunità di persone interessate alla criminologia e ad aumentare la propria visibilità. Ciò può essere utile per creare nuove opportunità di lavoro, guadagnare riconoscimento professionale e costruire una reputazione solida all'interno del settore.

Creare un'audience di riferimento: 

La newsletter può anche essere utilizzata per creare un pubblico di riferimento, fornendo loro contenuti esclusivi, risorse e informazioni in anteprima. In questo modo, il criminologo può creare un'audience fedele e interessata alle sue idee e al suo lavoro.

Condividere risultati di ricerca: 

Una newsletter può essere utilizzata per condividere i risultati di ricerca e le scoperte con una vasta gamma di pubblico. Questo può essere utile per creare un dibattito, ricevere feedback e incoraggiare ulteriori ricerche su un argomento specifico.

In sintesi, una newsletter può offrire molte opportunità per un criminologo di condividere conoscenze, stabilire una presenza online, creare una comunità di riferimento e condividere risultati di ricerca con un pubblico vasto e interessato.

E allora che aspetti? Non vedo l'ora di leggerti!

Questa è la mia, spero che ti piaccia!
https://criminologo.substack.com/

lunedì 27 febbraio 2023

Lavatrici a gettoni


Il riciclaggio del denaro sporco è un problema globale che richiede misure preventive efficaci 💪 🌍 .
Contro questa attività criminale sono state adottate regolamentazioni specifiche e tecnologie avanzate 📈🔒.

UN MINUTO PER APPROFONDIRE

Il riciclaggio del denaro sporco è un'attività criminale diffusa a livello mondiale che consiste nel rendere utilizzabile il denaro illecito, facendolo apparire come proveniente da attività legali.

Per lavare il denaro criminale, sono utilizzate diverse tecniche e procedure.

In questo articolo, analizzeremo le tre più comuni.

La prima procedura consiste nell'utilizzo di società di copertura, creando una società legittima che viene utilizzata per depositare il denaro illecito. Gli intermediari, tramite la creazione di false fatture, emettono pagamenti per beni o servizi mai forniti. In questo modo, il denaro viene reinvestito all'interno della società di copertura, dando l'impressione di guadagni legittimi.

La seconda procedura prevede l'utilizzo di conti bancari offshore, trasferendo il denaro sporco in Paesi che offrono segreto bancario e scarse norme di controllo sul riciclaggio di denaro. Successivamente, il denaro viene reinvestito in attività economiche legittime o trasferito nuovamente in conti bancari interni.

La terza procedura utilizza operazioni di borsa, trasferendo il denaro illecito all'interno di società legali o di investimenti finanziari tramite operazioni di borsa.

Per contrastare l'attività di riciclaggio del denaro sporco, sono state adottate misure preventive come l'adozione di regolamenti specifici, l'incremento dei controlli sui movimenti di capitali e l'utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio dei flussi finanziari.

In conclusione, il riciclaggio del denaro sporco rappresenta un problema globale che richiede l'adozione di misure preventive efficaci. Solo attraverso l'implementazione di tali misure e l'utilizzo di tecnologie avanzate sarà possibile contrastare efficacemente questa attività criminale.

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Il concetto "segui il denaro" è una delle regole fondamentali delle indagini, spesso utilizzata dagli investigatori per ricostruire le attività criminali e individuare eventuali responsabili.

La logica alla base di questa regola è semplice: il denaro è spesso il motore principale di molte attività criminali, e la traccia dei flussi finanziari può fornire importanti indizi sulle persone coinvolte, le loro motivazioni e le dinamiche dell'attività criminale stessa.

Ad esempio, nell'ambito delle indagini su un'organizzazione criminale, seguire i flussi di denaro può aiutare a individuare i membri chiave dell'organizzazione, scoprire eventuali finanziatori esterni e stabilire la rete di contatti che l'organizzazione utilizza per nascondere i profitti illeciti.

Ma seguire il denaro non è solo un metodo per individuare le attività criminali, può anche essere un mezzo per prevenirle. Ad esempio, le indagini finanziarie possono aiutare le autorità a individuare le attività sospette e bloccare i flussi di denaro prima che si trasformino in azioni criminali.

Inoltre, il concetto di "segui il denaro" può essere applicato anche in contesti diversi dalle indagini criminali. Ad esempio, in ambito finanziario, i professionisti della finanza utilizzano spesso questo concetto per monitorare i flussi di denaro e individuare eventuali irregolarità o frodi.

Tuttavia, seguire il denaro può anche presentare alcune sfide. Ad esempio, le attività criminali possono essere celate da complesse operazioni finanziarie, in cui i flussi di denaro sono mascherati da numerose transazioni e conti bancari offshore.

Inoltre, i criminali possono utilizzare anche altre forme di valore, come beni di lusso o criptovalute, che possono essere più difficili da tracciare rispetto ai flussi di denaro tradizionali.

In conclusione, il concetto di "segui il denaro" rimane una regola fondamentale per le indagini, ma è importante considerare che le attività criminali possono essere sempre più sofisticate e complesse, richiedendo un approccio integrato e multidisciplinare per individuarle e prevenirle.