lunedì 6 marzo 2023

Dieci fatti da raccontare sulla criminologia mentre sei in fila alla motorizzazione


1) La criminologia è una disciplina relativamente giovane, che si è sviluppata come scienza indipendente solo nel XVIII secolo. 🕵️‍♀️ 

2) La criminologia non si limita allo studio del crimine, ma si occupa anche di comprendere le cause e le conseguenze del comportamento criminale e di trovare modi per prevenire il crimine. 🔍 

3) Uno dei più famosi criminologi di tutti i tempi è Cesare Lombroso, che sosteneva che alcune caratteristiche fisiche, come il cranio piatto o le orecchie a sventola, indicassero una predisposizione alla criminalità. Tuttavia, le sue teorie sono state ampiamente smentite dalla scienza moderna. 🧐

4) La criminologia si basa su una varietà di metodi di ricerca, come l'analisi dei dati, le interviste, l'osservazione e le esperimenti. 📊

5) Uno dei principali obiettivi della criminologia è quello di fornire informazioni utili per formulare politiche pubbliche efficaci per prevenire il crimine. 🎯

6) I criminologi lavorano in una vasta gamma di settori, tra cui la polizia, il sistema giudiziario, i servizi sociali e la sicurezza pubblica. 👮‍♀️👩‍⚖️👩‍🔬 

7) La criminologia si occupa anche dello studio delle reazioni sociali al crimine, come la paura del crimine e la punizione dei criminali. 😨⚖️

8) La criminologia comparata è una sottodisciplina della criminologia che si occupa di studiare il crimine e la giustizia penale in diverse culture e paesi. 🌍 

9) La criminologia clinica è un'altra sottodisciplina che si occupa di studiare i criminali e di sviluppare trattamenti per aiutarli a superare le loro tendenze criminali. 🏥💊 

10) La criminologia forense è una sottodisciplina che utilizza le conoscenze e le tecniche della criminologia per risolvere crimini e fornire prove durante i processi giudiziari. 🔬🔍

domenica 5 marzo 2023

Le periferie tornino al centro!

I TAXI NON ARRIVANO
A TOR BELLA MONACA



I taxi non arrivano a Tor Bella Monaca: troppi tassisti picchiati, legati e minacciati coi coltelli, troppe volte rapinati. Tutti quelli che vengono da fuori e vedono il quartiere fanno le facce bianche come aspirine. 

C’è solo il centro commerciale Le Torri, ma lo chiudono la sera sennò altrimenti vedi come si riempie di tossici e balordi. Qui nun ce ‘sta un cazzo: ‘na saletta, un ritrovo, una pista da bowling, ‘na sala prove. Eppure la gente che vedo tutt’ingiro c’ha potenzialità e pure tanta. Serve solo qualcuno che ce crede. Nulla, manco a piangere in cinese. Che poi sti cinesi, quelli ci stanno ma mica li vedi. 

So tanti come chicchi de riso ma stanno tutti dentro ai loro capannoni fantasma stretti come in un supplì. Ma a me nun me danno fastidio perché dice mio padre che da quando si sono presi interi quartieri co e loro fabbriche, gli zingari non rapinano e rubbano più nessuno. 

No, i fasci e i neonazisti non arrivano qui, quelli sono degli scemi che al massimo appiccicano dei cartelli all’inizio del quartiere. Qui a Tor Bella Monaca ce stiamo noi. Quelli non hanno le palle, picchiano i froci e se la prendono con gli immigrati. A noi nun ce frega se a un omo glie piacciono gli omini, semo diversi. Che poi noi qui ci aiutiamo tutti neri, gialli, bangladini e africani. 

A noi non ci frega un cazzo da dove vieni, basta che lotti assieme. Quelli che odiano gli stranieri non capiscono che un nemico solo abbiamo: lo stato che se ne fotte e ci tratta come se non si può cavare nulla da noi. 

Che fossimo merda. Magari loro stanno disoccupati e vedono il cinese che lavora, il nero che fatica, il romeno che c’ha la giornata per 20 euro all’ora e gli viene voglia di bruciarli tutti. Che poi secondo me dovrebbero solo bruciare i datori di lavoro che fanno gli impicci e nun se sa che altro, non quei poveri che si spaccano la schiena. Che invece de piglià a te se prendono quelli. 

 Qui il problema so’ i regazzini che se fanno 3 paste tutte ensieme. Noi 3 paste le prendevamo una alla volta. Qui è tutto troppo veloce, qui muore tutto troppo in fretta, qui ti giri e hai finito i soldi della spesa. Non ci sono soldi e se lo Stato non ci aiuta noi ci aiutiamo da soli, meglio così che morire. 

Qui è una guera, ‘na guera in tutta Italia. Una guerra che si può vincere ripartendo da noi, dalle periferie. Rancitelli, Pescara. San Samuele, Foggia. Quarto Oggiaro, Milano. Zingonia, Bergamo. Corviale, Roma. San Cristoforo, Catania. Arghillà, Reggio Calabria. San Paolo, Bari. Librino, Catania. Tor Bella Monaca, Roma. Zen Palermo, Scampia/Secondigliano. Qua si sta pe’ appiccià tutto.